La vicepresidente della Regione Stella Targhetti se ne va dal congresso:
Intervento degli studenti dal palco del convegno:
Oggi, Giovedì 10 Novembre, presso l’Auditorium del chiostro di S.Apollonia in via S.Gallo 25, si è tenuto un Convegno organizzato dall’Ardsu (Azienda Regionale Diritto allo Studio Universitario) sul tema “Ripensare il Diritto allo Studio”. A quest’evento erano presenti il Rettore dell’Università di Firenze Alberto Tesi, la Vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti, il Presidente dell’Ardsu Moretti ed altri personaggi che si occupano a vario titolo di Università e DSU.
Noi studenti dei collettivi del centro storico abbiamo ritenuto necessario autoinvitarci per molteplici motivi, primo fra tutti il poter sollevare il problema dell’assenza di una mensa in centro (la mensa è chiusa da Luglio ed i lavori sono partiti solo tre mesi dopo) davanti ai principali responsabili dei disagi che ne conseguono. Abbiamo infatti colto come una provocazione un convegno sul Diritto allo Studio proprio in una struttura come quella di Sant’Apollonia, ovverosia una struttura che contiene molti spazi vincolati al DSU e che sono inaccessibili agli studenti per via dei lavori continui, conclusi solo negli spazi di interesse della Regione (l’Auditorium e la sede e gli uffici della Fondazione Toscana Spettacolo)
Nonostante i tentativi di impedirci di intervenire siamo riusciti a “strappare” 10 minuti al convegno, con l’effetto di veder scappare la Vicepresidente Targetti, che si è rifiutata di ascoltarci e rispondere alle nostre richieste. Di seguito riportiamo un estratto del testo letto durante l’intervento:
“Dallo scorso luglio la mensa universitaria ospitata nel complesso di Santa Apollonia è chiusa per lavori di ristrutturazione; non si sa ancora per quanto, i più ottimisti pensano almeno fino a gennaio. L’unica mensa universitaria di tutto il centro storico rimarrà chiusa, lasciando le migliaia di studentesse e studenti che vivono in centro, o frequentano i corsi nelle facoltà vicine. Non sono una valida alternativa né mense distanti più di un chilometro né pranzi al sacco con un panino e una mela. Tutto questo appare ancora più inaccettabile se si pensa che i lavori sono iniziati soltanto a settembre inoltrato, a quasi tre mesi dalla chiusura degli spazi: tre mesi di ritardo, che, se evitati, avrebbero sicuramente risolto, o quantomeno alleviato, i disagi che stanno subendo gli studenti. Le spiegazioni che trapelano su questo ritardo ci paiono a metà fra il grottesco e l’inaccettabile; sarebbe veramente assurdo che le ferie di un architetto siano prioritarie rispetto ai bisogni quotidiani di migliaia di studenti. Il complesso di Sant’Apollonia, dalle informazioni in nostro possesso, è di proprietà demaniale, concesso alla Regione col vincolo della finalità per il diritto allo studio. Eppure, questi spazi sono lasciati da anni in gran parte in uno stato di semi abbandono, con lavori fantasma che proseguono da quasi un decennio senza alcun risultato visibile. Il chiostro è da otto anni sbarrato senza che sia apprezzabile un qualsiasi avanzamento dei lavori. Se si esclude questo auditorium e gli spazi della Mediateca, che peraltro non rispondono al vincolo del diritto allo studio, tutto il resto del complesso è lasciato a se stesso. Eppure, con lavori minimi, questo edificio potrebbe consentire un allargamento della mensa (spesso sovraffollata) così come la presenza di spazi di studio e socializzazione nella zona del centro storico.
Questa situazione è la manifestazione lampante delle distorsioni e della malagestione del sistema attuale così come della sua scarsa attenzione per i bisogni studenteschi.
Esigiamo dal DSU la conclusione dei lavori in tempi brevi nell’intero complesso e la restituzione di questi spazi alle necessità della collettività studentesca, a partire dagli spazi del piano terra attualmente ad uso della Regione, che non forniscono alcun servizio per gli studenti!”
Collettivo di Lettere e Filosofia // Collettivo Nosmet-Scienze della Formazione // Studenti dell’Accademia //
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